
Il mercato italiano dell’ecommerce vale 26 miliardi di euro
L’osservatorio del Politecnico di Milano è da sempre fonte di notizie ufficiale. Con questo post (leggi qui) possiamo osservare come il mercato dell’ecommerce continua la sua crescita esponenziale. Ecco i dati diffusi per il 2017:
L’ecommerce italiano continua a crescere (+17% rispetto al 2016). Il valore dei prodotti supera per la prima volta quello dei servizi.
I dati diffusi dall’Osservatorio eCommerce B2c (Politecnico di Milano) e Netcomm confermano anche per il 2017 il positivo andamento del settore ecommerce italiano.
Il mercato “nazionale” vale circa 23.6 miliardi di euro, in crescita del 17% rispetto a 12 mesi fa, una cifra importante che però resta distante dalla top 3 europea – Regno Unito (100 mld), Germania (75 mld), Francia (65 mld). Affinchè l’Italia possa accelerare ulteriormente la propria corsa “occorre che i retailer tradizionali abbiano visione, coraggio e perseveranza, andando fino in fondo nei loro progetti digitali” ha affermato Roberto Liscia (Presidente Netcomm).
A livello globale l’ecommerce vale 2000 miliardi: la Cina (750 mld) resta prevedibilmente il mercato più importante seguita a “breve distanza” dagli Stati Uniti (550 mld).
Per quanto riguarda il mercato italiano, lo studio sottolinea che:
- il valore degli acquisti online supera quello dei servizi. Con una tasso di crescita quadruplo (28% contro 7%), i prodotti toccano quota 12.2 mld sorpassando per la prima volta i servizi (11.4 mld);
- Informatica (4 mld) ed Abbigliamento (2.5 mld) sono i settori più redditizi. Per entrambi la crescita è prossima al 28%. Generi alimentari e Arredamento valgono 900 milioni ciascuno ma mostrano tassi di crescità più elevati (rispettivamente +48% e +31%). L’Editoria si accontenta di 840 mln ed una crescita del +22%. Tra le restanti categorie, che sommate valgono 3.2 mld, si sono distinte in particolare modo quelle dei Ricambi Auto, Giocattoli e Prodotti di bellezza;
- Export in crescita, saldo Import/Export attivo per i prodotti (+800 mln). L’Export di prodotti (siti italiani che vendono a clienti stranieri) rappresenta il 67% delle vendite oltre confine e vale 2.3 mld. I più richiesti sono quelli di abbigliamento (65% dell’export di prodotto) agevolati sia dalla fama dell’Italia nel settore dell’alta moda che dalle competenze digitali sviluppate da numerosi brand. L’export di servizi si ferma a 1.2 mld con percentuali di crescita trascurabili;
- aumentano gli acquisti mobile (tablet e soprattutto smartphone). Un altro trend ormai consolidato è quello che vede i dispositivi mobile come uno degli strumenti preferiti dagli italiani per la ricerca ed acquisto di prodotti (1/3 degli acquisti totali è stato finalizzato via mobile). Per l’anno corrente il valore del settore mobile ammonta a 5.8 mld (+65% rispetto al 2016): in 4 anni l’incidenza degli smartphone è quasi quintuplicata passando dal 4% (2013) al 25% (2017). Il livello di penetrazione degli smartphone è intorno al 30% nella maggior parte dei settori a parte Turismo ed Assicurazioni (15% e 5%);
- 22 milioni di persone (+10%) hanno effettuato un acquisto online. Iclienti abituali (almeno 1 acquisto al mese) sono circa 16 milioni, generano il 93% della domanda ecommerce e spendono una media di 1357€ all’anno (248€ per gli acquirenti sporadici).