Con il termine ottimizzazione per i motori di ricerca (in lingua inglese Search Engine Optimization, in acronimo SEO) si intendono, nel linguaggio di internet, tutte quelle attività volte a migliorare la visibilità di un sito web sui motori di ricerca (quali ad es. Google, Yahoo!, Bing, Yandex, ecc.) al fine di migliorare (o mantenere) il posizionamento nelle SERP (pagine di risposta alle interrogazioni degli utenti del web). A sua volta, il buon posizionamento di un sito web nelle pagine di risposta dei motori di ricerca è funzionale alla visibilità dei prodotti/servizi venduti.
Grazie alle tecniche di ottimizzazione SEO è possibile ottenere un miglioramento nel posizionamento (ranking) di un sito web sui motori di ricerca e, conseguentemente, l’aumento del volume di traffico organico[1]. I risultati più in alto nella SERP hanno maggiore probabilità di venire visualizzati e quindi cliccati dagli utenti.
Tali tecniche si dividono in On page (ottimizzazioni direttamente sul sito internet) ed Off page (attività svolte al di fuori del sito internet) e si basano su una lunga lista di segnali di ranking, chiamati «Fattori SEO».
Tra le attività di SEO si distinguono l’ottimizzazione:
della struttura del sito e degli url (url optmization)
dell’accessibilità delle informazioni da parte di spider e crawler dei motori di ricerca (robots and sitemap optimization)
del codice sorgente (code and error optimization)
dei link (link optimization)
delle immagini (image optimization)
dei contenuti (seo copywriting)
dei backlink (backlink optimization)
L’attività di ottimizzazione per i motori di ricerca comprende varie operazioni tecniche che vengono effettuate sia sul codice HTML che sui contenuti delle pagine web del sito, nonché sulla rete ipertestuale complessiva del dominio Web presente negli archivi dei motori di ricerca. La qualità e la quantità dei collegamenti ipertestuali di altri domini Web, che puntano ad un determinato dominio, sono infatti determinanti per il posizionamento del dominio considerato. Indispensabile è quindi, anche l’attività esterna al sito, solitamente effettuata con tecniche di link building (diffuso è il guest posting), diffusione di comunicati stampa e campagne di article marketing di qualità.
L’ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO) si distingue dal Search Engine Marketing (SEM) in quanto ha l’obiettivo del posizionamento nelle SERP organiche e non negli spazi allocati per risultati Pay per click (campagne pubblicitarie a pagamento). Mentre le attività SEO sono legate a risultati nel medio e lungo periodo, gli effetti del Pay per click sono istantanei.
La figura professionale specializzata nell’ottimizzazione per i motori di ricerca è il SEO (search engine optimizer, ottimizzatore per i motori di ricerca – che ha il medesimo acronimo dell’attività che svolge). In siti di grandi dimensioni, o particolarmente complessi, il SEO resta in stretto contatto con il team di lavoro, necessitando, a seconda delle tecniche utilizzate, di specifiche professionalità che difficilmente possono ricadere in una singola persona.
Nei primi anni Duemila il motore di ricerca Google ha introdotto un elemento di novità nell’approccio al problema dell’indicizzazione del web, il PageRank, un algoritmo di valutazione della rilevanza di una pagina basato su concetti matematici. Nel decennio successivo questo valore ha perso progressivamente importanza. Oggi è considerato uno dei tanti parametri di cui tener conto (anche se non il più importante). Robert Metcalfe (inventore di Ethernet), ha definito tale algoritmo come “l’effetto della rete” (network effect): una rete è tanto più utile quanto più elevato è il numero dei suoi utenti. Google indicizza una pagina basandosi sui suoi contenuti e sui link che puntano ad essa. Non solo: utilizza anche 200 valori segreti (o almeno lo sono la maggior parte di essi), che interagiscono mediante l’algoritmo di Google per definire la qualità e vari altri fattori contenuti nei siti (e nei blog, oltre che nei servizi utili nel web). Nelle varie informazioni che è necessario conoscere per arrivare nelle vette dell’ottimizzazione per Google è necessario che il proprio sito possa essere SEO friendly, ovvero che possa essere riconosciuto come sito o blog facilitato per quanto riguarda la lettura dei bot dei motori di ricerca. Ciò avviene prestando particolare cura a molti degli elementi che si trovano in ogni pagina di un sito web, e di ogni documento caricato sul web. Il concetto iniziale di PageRank di Google è stato con il tempo sostituito dal TrustRank, che è un indice più complesso, benché non esista ad oggi un modo per poterlo misurare in correlazione ad un sito web.
–
Hai bisogno di un preventivo o di una semplice consulenza gratuita per il servizio di search engine optimization? Clicca qui.